Contiene: \”Un meraviglioso declino\”
L\’inedito \”Anche oggi si dorme domani\”
Le sei tracce del primo ormai introvabile EP
E, per la prima volta su supporto fisico: Satellite featuring Meg, Talassa (brano registrato per la colonna sonora del documentario di Gianluca Agati, promosso da Greenpeace, \”Thalassa: uomini e mare\”), le \”nove cover\” e Gli Anni (dal tributo agli 883 \”Con due deca\”)
Sotto il segno di Colapesce
D’accordo che il mercato mostra ormai da da parecchio tempo inconfutabili sintomi di follia, ma non è esagerato gratificare di un’edizione “deluxe” un album uscito in origine da dodici mesi? Nel caso di un disco normale la risposta sarebbe indubbiamente affermativa, ma trattandosi di “Un meraviglioso declino” la faccenda è un po’ diversa. Si parla infatti di qualcosa che semplicemente non avrebbe dovuto esserci: fino a un paio d’anni prima di concepirlo, Lorenzo Urciullo in arte Colapesce non solo componeva e cantava esclusivamente in inglese (si pensi al suo progetto più rilevante, gli Albanopower), ma addirittura non considerava quella dell’italiano un’opzione praticabile.
La scelta più o meno a tavolino di provare e risolvere il suo difficile rapporto con la nostra lingua, quasi che a livello inconscio la sentisse comunque propria, portò quindi alla stesura di alcuni provini da far ascoltare a pochi intimi per raccogliere pareri. I pareri furono più che positivi, tanto da indurre la 42 Records a diffondere le sei canzoni come ep solo in formato digitale scaricabile gratuitamente dal sito dell’etichetta… e poi, a furor di popolo, come cd, andato ovviamente subito esaurito. Più che logico, allora, registrare un album: peccato che le session fossero coincise con un periodo di disagio personale tanto profondo da mettere a rischio il prosieguo di quella che ancora non poteva definirsi “carriera”, no, ma che senz’altro costituiva un’avventura ricca di opportunità. La crisi fu per fortuna superata, il disco terminato e da qui emerse l’idea di approntare anche nove cover da regalare, in mp3, a quanti avessero prenotato una copia del cd: cover di brani di vario genere, neppure tutti italiani e alcuni sorprendenti, che non volevano tracciare una mappa delle influenze bensì dimostrare che qualsiasi pezzo potesse essere arrangiato/interpretato “alla Colapesce”. Il resto è noto: “Un meraviglioso declino” è stato la rivelazione della canzone d’autore italiana del 2012, come testimoniano la conquista del PIMI e della Targa Tenco per il miglior album d’esordio. Oltre alle vendite significative per un titolo indipendente, alla risposta della critica, agli spettatori entusiasti dei numerosi concerti.
Proprio l’imminenza di un nuovo tour rendeva indispensabile, constatato l’esaurimento dei 2.500 cd posti in commercio, allestire una ristampa. E pertanto, si è concluso, perché non realizzarne una davvero speciale che raccontasse e celebrasse l’intero percorso compiuto da Colapesce? Ecco dunque, in aggiunta alla scaletta standard, i sei episodi del primo ep, le nove cover, un’ulteriore rilettura (“Gli anni”, dal tributo agli 883 del sito Rockit), la “Satellite” in duetto con Meg, la “Talassa” della colonna sonora del documentario “Thalassa: uomini e mare” e, infine, “Anche oggi si dorme domani”, il pezzo presentato alle selezioni di “Sanremo giovani” la cui esclusione dal Festival si può spiegare solo con una estrema carenza di buon gusto. Fanno in totale la bellezza di tredici tracce che finora non avevano mai avuto diffusione su supporto fisico e, assieme alle altre diciannove, vanno a comporre un quadro al quale non è possibile trovare precisi termini di paragone. Già, perché fra i tanti meriti di Colapesce c’è quello di avere aperto alla nostra canzone una strada mai battuta, sicuramente di respiro internazionale a dispetto dei testi scritti in un idioma che internazionale certo non è. Se ciò non fosse sufficiente per una (pur rapida) edizione “deluxe”, vorrebbe dire che, sì, il mercato è impazzito. Del tutto.
Federico Guglielmi, dicembre 2012